Agricoltura 4.0, come l’intelligenza artificiale può stravolgere il settore

Droni e intelligenza artificiale? Sì, ma con un uso diverso da quello a cui siamo stati abituati a pensare finora. L’IA è ormai diventata di uso comune e viene impiegata come valida alleata in diversi settori. Tra questi c’è anche quello agricolo. Grazie alle sue applicazioni in questo ambito, si sta sperimentando un aumento della produttività, una maggiore efficienza operativa e una migliore gestione delle risorse. Come attesta la ricerca del 2023 dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise: nel 2022 il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 è cresciuto, arrivando a superare il muro dei 2 miliardi di euro e registrando una crescita del 31 per cento rispetto al 2021.

Questo tipo di agricoltura è definita 4.0 perché è l’ultimo stadio “evolutivo” del settore: all’inizio del XX secolo, il sistema produttivo agricolo si caratterizzava per un ampio impiego di manodopera, con una produttività relativamente bassa. Successivamente, verso la metà del secolo, è iniziata la cosiddetta rivoluzione verde, che ha portato a una maggiore specializzazione della produzione attraverso l’uso di fertilizzanti, fitofarmaci e sementi selezionate. Tuttavia, le prime vere tecnologie sono state introdotte solo negli Anni 90, con il Gps che ha aperto la strada all’agricoltura di precisione. L’arrivo delle intelligenze artificiali nel settore ha dato inizio all’agricoltura 4.0.

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