In diversi articoli nelle scorse settimane, emergono segnali preoccupanti riguardo all’ansia e al benessere psicologico della Generazione Z.
Ne è d’esempio l’articolo.
La crescente pressione sociale e le aspettative elevate sono solo alcune delle sfide che i giovani di oggi devono affrontare. Globalmente sono più di ogni altra generazione che li ha preceduti i più soggetti a problemi di salute mentale e 3 su 10 sono soggetti all’ansia, la più alta proporzione tra tutte le fasce di età. Il 29% di loro sente di soffrire d’ansia e vorrebbe aiuto.
Da un sondaggio condotto alcune settimane fa, è emerso che il 45% dei ragazzi ha paura di rimanere da soli, il 33%dei ragazzi ha paura di fallire, di perdersi nei momenti difficili della vita e di non riuscire più a ritrovarsi. Gli adulti non li accolgono così come sono o come vorrebbero essere, ma si aspettano da loro rendimenti eccellenti, performanti, anche a suon di certificazioni, master e (per chi può) studi all’estero. La fatica mentale dei ragazzi, ancora studenti oppure che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro, è alle stelle, ma non viene intercettata, ascoltata, accolta e instradata verso il loro futuro.
Per rispondere a queste difficoltà, l’Istituto Tecnologico Superiore (ITS) EAT avvia un progetto sperimentale che mira a integrare il supporto psicologico direttamente nei percorsi di formazione, con uno sportello di ascolto gestito dalla Dott.ssa Enza Tota, Psicologa dell’età evolutiva.
Il progetto si basa sulla consapevolezza delle difficoltà, sopra citate, affrontate dalla Generazione Z. L’ansia derivante dalle aspettative e la crescita di fenomeni preoccupanti sono temi centrali che il progetto di ITS EAT affronta in modo diretto. L’obiettivo è creare un ambiente educativo che non solo fornisca conoscenze accademiche, ma si preoccupi anche del benessere psicologico degli studenti.
Lo sportello di ascolto sarà uno spazio ad accesso gratuito per gli studenti, in cui si potranno tenere, in modo riservato, colloqui che non avranno natura né clinica né terapeutica, bensì esclusivamente di consulenza e di orientamento.
L’ansia delle aspettative, come evidenziato in uno degli articoli recenti, è una sfida significativa. La pressione per eccellere accademicamente e socialmente può avere un impatto negativo sulla salute mentale degli studenti. È dunque importante che gli studenti abbiano accesso a risorse e strumenti per gestire lo stress e le aspettative, creando un ambiente di apprendimento più sano.
Un aspetto chiave del progetto di ITS EAT è la sua implementazione in una età scolare, con un intervento di “prevenzione primaria”. La consapevolezza del benessere psicologico è essenziale già nelle fasi della formazione, quando ancora non si è sviluppato un rapporto così complesso e ricco di “obblighi” come il lavoro.
L’approccio integrato del progetto non solo risponde alle sfide specifiche, ma indica una direzione più ampia per affrontare le esigenze della Generazione Z:
- ascoltare e raccogliere le difficoltà che possono emergere in qualunque momento e per diversi motivi;
- sostenere la persona, permettendole di affrontare un momentaneo disagio, evitando che esso si trasformi in una difficoltà più importante;
- aiutare la persona a identificare le sue risorse e potenzialità.
L’integrazione del supporto psicologico nei corsi non solo fornisce risorse immediate, ma contribuisce anche a rompere il tabù che circonda la salute mentale, promuovendo un dialogo aperto e consapevolezza tra gli studenti, creando un ambiente educativo che si preoccupa non solo della crescita accademica, ma anche dell’equilibrio psicofisico.
