Alessio Banchini ha trovato subito la propria strada da battere. A poco più di vent’anni, dopo due stage della durata complessiva di 6 mesi nell’ambito del percorso formativo Agrifuture 4.0 – realizzato a Firenze da Fondazione ITS EAT Academy nei locali dell’ex Misericordia di Rifredi – si è diplomato in estate e a dicembre 2023 è stato assunto dal Biscottificio Antonio Mattei di Prato.
«Mi hanno conosciuto, visto all’opera e valutato per due ani, grazie allo stage aziendale durante il quale mi sono immerso nel mondo della produzione e della commercializzazione dei prodotti, scoprendone le diverse fasi».
In quale ambito opera l’azienda che ti ha assunto?
«Nel settore agroalimentare, comparto dolciario. Il Biscottificio Antonio Mattei produce il biscotto tradizionale di Prato, un prodotto tipico del territorio che però ha un mercato nazionale e internazionale. Nel corso degli stage ho potuto valutare dall’interno tutte le fasi del ciclo: produzione, confezionamento e commercializzazione, sia nella bottega che attraverso altri canali».
Cos’hai imparato in concreto?
«Ho imparato a conoscere come funziona all’intera filiera produttiva, dall’acquisto nelle materie prime alla loro gestione, passando per la conoscenza delle ricette e dei tempi di cottura, e imparando a utilizzare forni e macchinari. È stato determinante poter apprendere tante cose dal capo pasticcere».
Che giudizio dai del percorso di formazione Agrifood 4.0
«Mi ha aperto un mondo che non conoscevo, dandomi competenze approfondite sulla trasformazione dei prodotti alimentari, facendomi capire che quella era la strada che mi interessava percorrere. In azienda mi hanno detto che appena sarò pronto potrò sostituire un dipendente storico».
Come ci sei arrivato all’ITS EAT Academy
«Partecipando a un open day organizzato presso l’Istituto tecnico agrario delle Cascine di Firenze. Fino a quel momento non avevo avuto esperienze lavorative, e venivo dal lungo blackout della pandemia. Ho visto la possibilità di una specializzazione veloce e allo stesso tempo completo. È stato un periodo di formazione intenso durante il quale ho costruito molti rapporti umani. Per due anni nel corso dei quali sono molto cambiato. Penso che queste occasioni di formazioni andrebbero promosse di più per farle arrivare a tanti ragazzi».
